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La Via Francigena

UN CAMMINO DI  CIVILTA’ E DI FEDE

In epoca medievale si distinguevano tre grandi obiettivi di pellegrinaggio per i fedeli Cristiani: uno era la città di  Gerusalemme, in Medio Oriente,  luogo di morte e resurrezione di Gesù ; gli  altri due erano Roma, con la Basilica di San Pietro, luogo di  sepoltura dell’Apostolo Pietro, e Santiago di Compostela, in Galizia, dove la tradizione ritiene sia  sepolto San Giacomo il Maggiore.Antichi itinerari della cultura storica e religiosa euro-mediterranea che collegavano Canterbury a Gerusalemme, e che allo stesso tempo costituivano un “ponte di cultura” che  congiungeva Europa del Nord ed Europa Mediterranea, Europa Balcanica e Medio-Oriente, con un percorso che attraversava Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia  per raggiungere Gerusalemme, attraverso la Grecia, la Turchia, la Siria, il Libano e Israele;

La Via Francigena in Europa

I viaggi che numerosi pellegrini facevano fronte ogni giorno per raggiungere questi luoghi diventarono, col passare del tempo, dei veri e propri cammini spirituali in quanto riunivano lungo tutto il tragitto i maggiori luoghi di religiosità del tempo.
Il percorso che portava in Spagna a Santiago e che attraversava l’Europa occidentale in senso orizzontale, divenne il ben noto Cammino di Santiago, mentre il percorso che conduceva i pellegrini a Roma venne chiamato via Francesca o Via Romea, per ovvi motivi, o anche Via Francigena, che letteralmente significa “che ha origine dalla Francia” in quanto il maggior afflusso di pellegrini giungeva proprio dalla terra dei Franchi.  

Nel corso dei secoli la via Francigena ha incantato e radunato viandanti di diverse nazionalità europee che l’hanno percorsa del tutto o in parte,  secondo i tempi del cammino a piedi.La via Francigena di oggi  è un percorso straordinariamente bello  tra storia religione cultura e tradizioni locali. Un grande itinerario culturale  europeo che parte dal sud del Regno Unito, e arriva fino a Roma: 2.000 km che attraversano l’Europa cristiana. Un itinerario percorso  ogni anno, a tratti o per intero, da migliaia di persone attratte non solo dal viaggio spirituale ma anche da un paesaggio naturale che cambia in continuazione passando, nel tratto  italiano, attraverso il valico alpino del Gran San Bernardo,  la Pianura Padana, l’Appennino Tosco-Emiliano fino ad arrivare nella città eterna.
Da Roma parte il tratto di strada detto Francigena del Sud, che non è meno importante in quanto conduce ai porti di Puglia, dove vi sono gli imbarchi per la Terra Santa.  

Il tracciato della Francigena che attraversava la Valle del Taburno Camposauro e la Valle Caudina, nel territorio compreso tra le gole di Arpaia e Benevento  era costituito da un fascio di sentieri che seguivano tutti la direzione del capoluogo provinciale.Il percorso principale era quello dell’Appia, che tagliava in due la Valle Caudina: questo era utilizzato prevalentemente da carri e cavalli, mentre la maggioranza dei viaggiatori, che si muovevano a piedi, sceglievano due tracciati alternativi all’Appia, che facevano il giro della Valle Caudina e della Valle Taburno Camposauro. Il primo di questi tracciati  si snodava ai piedi della catena montuosa del Partenio, toccando i comuni di Paolisi, Rotondi, Cervinara, San Martino per poi imboccare il passo  di  Sferracavallo (Il toponimo Sferracavallo trae origine dall’asperità del tratto di strada tale da far «sferrare i cavalli» che trainavano i carri), tratto  di  strada dell’antica  via Appia che univa  il Comune di Montesarchio con San Martino V. C.; l’altro, più importante perché dotato di più servizi lungo il percorso, era quello che passava per il grosso centro di Airola, dotato di siti di ospitalità religiosa, per poi portarsi a Bonea, importante punto di tappa già nel periodo romano, in cui sorgeva la famosa Villa di Cocceio. Da Bonea si proseguiva  per i Varoni (antichi Casali di Bonea )  e  via Borghetelle fino ad  arrivare   alla via dei Mulini di Montesarchio. Un piccolo ponte che attraversava il torrente Tesa (ora distrutto, riprodotto in una veduta di J.Philiph Hakert del 1791), univa la strada Borghetelle con  via San Giovanni, la quale fiancheggiando  la piccola  collina della cittadina di Montesarchio, sovrastatata da un maestoso castello, raggiungeva la contrada Badia.Da Badia si poteva proseguire seguendo due direzioni : una per la zona detta Malepasso, che per la località “Sferracavallo” raggiungeva contrada Tufara,  Taverna di Apollosa fino  a Benevento, con ingresso da porta  Rufina; l’altra, quella che interessa piu’ direttamente il Comune di Apollosa, rasentava a occidente il Castello di Montesarchio, saliva  per Colle d’Ercole, arrivava a contrada “Sparata”, su al  varco  di Monte Mauro     ( confine comunale Apollosa-Montesarchio ), scendeva lungo i tornanti dell’omonima via congiungendosi   con via Triscini e  via Triduonno.  I tratti di strada  Pallotti, Mazzoni e Mazzoni Curti conducevano  alla centralissima p.zza Pasquale Saponaro, sicuro luogo di sosta per i pellegrini. Il percorso continuava  per Benevento attraversando le   contrade, Pretera e Fontana Spina.
La promozione e la valorizzazione del tracciato della via  Francigena del Sud, tratto che da Arpaia arriva ad Apollosa e prosegue per Benevento, rientra in un importante progetto di cooperazione europea sugli itinerari di pellegrinaggio  dell’occidente cristiano, promosso da sedici Gal di quattro Regioni italiane di cui il locale Consorzio  Gal Taburno  è stato  partner; il progetto denominato “ I Cammini D’Europa: Rete Europea di storia, cultura  e turismo ” è interamente finanziato dal programma di sviluppo rurale 2007/2013  della Regione Campania.
L’intero programma , curato dal Consorzio Gal Taburno, è suddiviso in tre aree territoriali i cui percorsi sono definiti sentieri:  SENTIERO Spirito Pellegrino (Percorso lungo circa 28 km, articolato in 6 tappe, che inizia dal comune di Arpaia prosegue per  Airola, Bucciano, Bonea, Montesarchio, Apollosa e termina a  Benevento); SENTIERO Percorrendo la Dormiente ( Percorso lungo circa 34 km, che inizia da Montesarchio e prosegue per i comuni di Tocco Caudio, Campoli, Cautano, Vitulano, Foglianise,Torrecuso, Paupisi e Solopaca); SENTIERO Sulle tracce dei Longobardi ( Percorso lungo circa 27 km,che inizia da Airola e prosegue per i comuni di  Moiano, Sant’Agata de’ Goti, Frasso Telesino e Solopaca). La presentazione ufficiale del progetto Gal Taburno, teso a valorizzare i tre  tracciati e’ avvenuta a Montesarchio, presso il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, sabato 11 lugglio 2015.

Il  5 settembre 2015 il Consorzio Gal Taburno, ha inaugurato il  tratto della via Francigena legato al  progetto Sentiero spirito Pellegrino, che attraversa i comuni di Arpaia, Airola, Bucciano, Bonea,  Montesarchio,  Apollosa e Benevento.I numerosi   partecipanti, per ciò che riguarda in particolare la comunità di Apollosa, hanno apprrezzato le bellezze  naturalistiche di un’area rurale ancora integra,  caratterizzata  da eccellenze agroalimentari e artigianali. Il Consorzio Gal Taburno e le amministrazioni comunali coinvolte  hanno come obiettivo finale la valorizzazione di tali percorsi che, probabilmente, a livello nazionale saranno candidati, nei prossimi mesi, a diventare Patrimonio dell’Unesco.

La Via Francigena nel territorio del Monte Taburno
La Via Francigena da Roma a Foggia

Successivamente, la Giunta Regionale della Campania, con deliberazione n.886 del 29/12/2015, ha dato concretamente avvio ad un processo di  valorizzazione dei tratti campani  della via Francigena del Sud, ritenendola un bene culturale complesso costituito dal patrimonio materiale e immateriale che si incontra lungo il suo percorso. Con l’atto deliberativo n.886 è stato costituito un gruppo di lavoro interdipartimentale col preciso compito di  predisporre gli atti propedeutici e necessari al fine di  validare e monitorare l’attuazione del percorso campano  della Via Francigena ed i relativi tracciati, sub tracciati ed aree d’interesse storico-culturale e religioso.

Apollosa e la Via Francigena

Bibliografia:
La Via Francigena nel Sud Un percorso di 700 km da Roma a BrindisiTouring Ediotre

La via Francigena e l’idea di crociata
un libro di F.S. Barbato Romano; Corrado Gnerre; De Antonellis Gianandrea

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