
Presso il palazzo che fu del Monte Frumentario, nella centralissima piazza Pasquale Saponaro, ha sede la Confraternita del SS. Rosario. Attualmente occupa i locali del piano rialzato già residenza della locale sezione del Partito Nazionale Fascista, fino al mese di luglio del 1943.
In origine e fino al 1948 era annessa alla Chiesa Arcipretale S. Maria dell’Assunta, con sede nella Casa Canonica.
La Confraternita del Rosario fu approvata ufficialmente con Decreto canonico l’anno 1692 dall’Arcivescovo Cardinale Orsini (futuro Papa Benedetto XIII), ma di fatto già era attiva da alcuni decenni.
Organizzazione di matrice laica, tipicamente maschile, aveva solo scopo di culto, cura degli altari laterali della chiesa madre e completa assistenza alle famiglie degli associati in caso di lutto (dall’epoca della costituzione e fino alla metà degli anni ’50, ai propri associati, era in grado di risolvere, sotto l’aspetto prettamente economico, il problema delle spese esequiali, la sepoltura, le messe di suffragio e le preghiere pro defunti).
Occorre appena ricordare che, qualche anno prima dell’approvazione canonica, (ottobre 1677), crebbe d’importanza e anche di associati per effetto della fusione con la preesistente e più antica confraternita intitolata a sant’Antonio Abate.



Essendo andati smarriti il decreto canonico di fondazione e tutti gli atti ad esso connessi, si ritiene con fondamento che la costituzione della Confraternita intitolata a Sant’Antonio Abate risalga alla fine del XVI secolo, periodo in cui si verificò la quasi totale migrazione della popolazione comunale dalla storica sede di contrada Taverna al luogo attuale. È lo stesso periodo in cui sorse una nuova chiesa parrocchiale, ancora oggi visibile, in sostituzione di quella situata in contrada Terravecchia (Taverna di Apollosa); la chiesa, inizialmente intitolata a Santa Maria di Costantinopoli, fu eretta in una zona centrale rispetto ai vari casali chiamata “Piano di San Pietro al Casale Francesca” (attuale piazza Pasquale Saponaro). Con la nuova chiesa entrò in funzione anche il cimitero parrocchiale in cui furono concentrate tutte le sepolture che, in precedenza, avevano luogo un po’ ovunque.

Tutti i confratelli, compreso il priore, indossano lo stesso abito processionale e di rappresentanza costituito, ora come allora, da un lungo saio di tela bianca, stretto in vita da un cingolo rosso cremisi, portante alle due estremità due nappe dello stesso colore, da una boffa di tela bianca (cappuccio triangolare con punta e due fori per gli occhi), da una cappa di colore azzurro, con ricami in oro, e da un medaglione da petto recante a stampa l’effige della Madonna del Rosario. Completano la divisa un paio di guanti bianchi, la Corona del Rosario e un bastone basso in legno di ciliegio con testa in ottone.
L’azzurro è considerato nell’ambito del cattolicesimo il colore mariano per eccellenza: è il colore del cielo e prefigura la Gloria Eterna. Questo colore fu assegnato a tutte le Confraternite del Rosario dai Padri Domenicani, Ordine a cui queste Confraternite sono state da sempre storicamente legate.

Antiche regole comportamentali della Confraternita
- LA CONFRATERNITA DOVRA’ TENERE UN LIBRO IN CUI SI ANNOTERANNO TUTTI I FRATELLI E SORELLE, DAI QUALI SI ELEGGERA’ IL PRIORE;
- SI DEBBONO SOLO AMMETTERE ALLA CONGRAGAZIONE UOMINI TIMORATI DI DIO, AMATORI DELLA SANTA PACE, SOLLECITI ALLE OPERE DI CARITA’ E DILIGENTI OSSERVATORI DELLA CRISTIANA DISCIPLINA;
- NON SI DEBBONO AMMETTERE QUELLI CHE NON SANNO LE COSE NECESSARIE DELLA NOSTRA SANTA FEDE, NEMMENO UOMINI E DONNE FACINOROSE E DI VITA SCANDALOSA, O CHE ABBIANO QUALCHE NOTA INFAMIA;
- SE ALCUNO DEI CONGREGATI COMMETTERA’ UN NOTABILE DIFETTO SARA’ CORRETTO TRE VOLTE DAL PREFETTO, SE NON SI EMENDERA’ DOVRA’ ESSERE ESCLUSO
- L’ACCETTAZIONE DI NUOVI FRATELLI SI FARA’ PER VOTI SEGRETI E CON L’ASSISTENZA DEL PREFETTO E SARANNO DAL MEDESIMO PRIMA ISTRUITI NEGLI ESERCIZI SPIRITUALI E NELLA OSSERVANZA DELLE REGOLE.
- OGNI DOMENICA O FESTA DI PRECETTO AD ORA CONGRUA AL SUONO DELLA CAMPANA DOVRANNO RADUNANRSI NELLA CHIESA I FRATELLI TUTTI E SORELLE, ED IVI CON DEVOZIONE DIRANNO IL SANTISSIMO ROSARIO E POI ASSISTERANNO ALLA MESSA ED ALLA PREDICA DEL VANGELO;
- OGNI PRIMA DOMENICA DEL MESE DOVRA’ DIRSI IL ROSARIO PER I FRATELLI E SORELLE MORTE, CONCHIUDENDO LE DECADI COL REQUIEM;
- TUTTI I FRATELLI E SORELLE DOVRANNO ATTENDERE ALLA FREQUENZA DELLA CONFESSIONE E COMUNIONE;
- NEL TEMPO DELL’INFERMITA’ DI UN FRATELLO O SORELLA, CIASCUN CONFRATELLO O SORELLA NON TRASCURERA’ DI VISITARLO CARITATIVAMENTE E DI SOCCORRERLO, PREGHERA’ DIO PER LUI PROVVEDERA’ CHE A TEMPO DEBITO SIANO AMMINISTRATI I SACRAMENTI;
- QUANDO PASSERA’ ALL’ALTRA VITA UN FRATELLO O UNA SORELLA TUTTI SONO OBBLIGATI AD ACCOMPAGNARLO DEVOTAMENTE ALLA SEPOLTURA ED ASSISTERE IN CHIESA ALLE ESEQUIE E QUELLI CHE MANCHERANNO SENZA LEGITTIMA DOVRANNO RECITARE IL ROSARIO DELLA BEATA VERGINE PER L’ANIMA DEL DEFUNTO O DEFUNTA.
- PROCREINO TUTTI I FRATELLI E SORELLE COL BUON ESEMPIO DELLA LORO VITA, E CON LE PAROLE TIRAR GLI ALTRI ALL’OSSERVANZA DELLA DIVINA LEGGE, SPECIALMENTE A TOGLIERE L’OCCASIONE DEI PECCATI.