Museo Etnografico della Comunità Apollosana – IMMAGINI
IL MONTE FRUMENTARIO – SEDE DEL MUSEO e della CONFRATERNITA
È certo che la confraternita del SS. Rosario esistesse prima dell’anno 1677 a partire dal quale si apprende che non avesse erezione canonica. In ogni caso condivideva con la Confraternita di S. Maria di Costantinopoli e di S. Antonio Abate una cappella ed una casa adibita a Monte Frumentario. Questo locale era costituito da due stanze con soffitto a volta di cui una lunga metri 6,35 e larga metri 4,23 e l’altra lunga metri 8,07 e larga metri 5,82. Le due stanze, comunicanti, erano ubicate al piano terra ed ancora da ultimare, infatti non erano provviste di porte, finestre e pavimenti, né vi erano intonaci ai muri. In effetti si trattava di un semplice rustico usato per contenere le derrate e chiuso alla meno peggio. Nella prima visita del Cardinale Orsini alla Chiesa Arcipretale di Santa Maria di Costantinopoli, titolo originario della nostra parrocchia, avvenuta il 16 ottobre 1677 viene decretata la fusione delle due confraternite, quella di S. Antonio Abate e SS. Rosario, in una, quella del SS. Rosario, con la promessa di erezione canonica. Il 19 novembre 1702 il Cardinale Orsini dà l’annuncio che la Confraternita del SS. Rosario è stata eretta canonicamente il 6 luglio. Il 30 ottobre 1707 stabilisce che, a seguito dell’erezione canonica, la Confraternita necessita di un magazzino e, di conseguenza, di un oratorio promuovendo la sistemazione del primo, di cui già esisteva il rustico, e la costruzione ex novo del secondo. Il Cardinale segue personalmente i lavori sollecitandoli ad ogni visita ed il 12 ottobre 1728 fa il punto della situazione constatando che era ultimato il soffitto, l’intonaco ai muri della scala, la porta di ingresso dell’oratorio in cima alla scale, la porta della sacrestia e le finestre di legno. Promuove il compimento dell’opera affinché non resti incompleta. Finalmente la Confraternita del SS. Rosario aveva il magazzino ad uso del Monte Frumentario e l’oratorio per i confrati. La costruzione, come stabilito dallo stesso cardinale Orsini, doveva essere finanziata con parte della dote del Monte (300 tomoli) e per la restante parte con le elemosine e le questue.Risulta evidente che l’inventario dei beni immobili della Confraternita del SS. Rosario era costituito dal piano terra adibito a magazzino (due vani) e dall’oratorio (un unico vano) ubicato al piano superiore al quale si accede tramite una scala in pietra di 25 gradini attraverso una porta adiacente alla canonica. Alla Confraternita era affidata la statua della Madonna del Rosario conservata nell’oratorio fino agli anni ‘50. Successivamente il parroco dell’epoca fece trasferire la statua nella Chiesa Parrocchiale e destinò l’oratorio a circolo giovanile. Il 28 aprile 2016 il Parroco, Sac. Vincenzo Capozzi, acquisite le risultanze delle ricerche esperite nell’Archivio Parrocchiale dai confratelli, con atto proprio, ha restituito l’oratorio alla Confraternita valutando positivamente anche il progetto per la realizzazione di un museo e la digitalizzazione dell’archivio parrocchiale.
Missione
Raccolta, conservazione e valorizzazione della cultura popolare apollosana. Il Museo Etnografico della Comunità Apollosana ha lo scopo di raccogliere, conservare e valorizzare il patrimonio di oggetti, memorie, documenti, immagini riguardanti la vita quotidiana della popolazione contadina attingendo dalle collezioni private ancora disponibili. Si pone l’obiettivo di svolgere un’importante attività educativa, di ricerca e di mediazione con il territorio attraverso un percorso che si svolge tra la vita tradizionale della nostra comunità, il sacro, i tempi, i segni, gli oggetti della vita quotidiana, gli attrezzi agricoli, l’abbigliamento, le maschere, il gioco, la musica e lo spettacolo. Gli ideatori del progetto museale sentono la responsabilità della conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione della cultura di appartenenza come un impegno personale e un dovere sociale. La missione del museo etnografico dovrà essere l’obiettivo dell’intera comunità per evitare ogni tentativo di personalizzazione e dare il vero senso di condivisione di cui ogni contesto sociale ha bisogno.
Collezioni
Beni materiali e immateriali. Le collezioni del Museo Etnografico della Comunità Apollosana sono costituite da beni materiali e immateriali. I primi comprendono un cospicuo patrimonio di oggetti provenienti dal territorio relativi ai diversi ambiti della cultura tradizionale: artigianato, attività domestiche ed agricole, religiosità, abbigliamento, emigrazione ed attività primarie che coprono un arco temporale molto ampio. La maggior parte dei manufatti provengono da donazioni. I beni immateriali sono costituiti da documenti sonori (fiabe, indovinelli, proverbi, canti, testimonianze, autobiografie, orazioni, ecc.) raccolti nel territorio apollosano. È inoltre presente un ricco archivio fotografico, che comprende fotografie d’epoca (originali e riprodotte) e fotografie più recenti di interesse antropologico. Non meno importante è il progetto di
digitalizzazione dell’Archivio Parrocchiale che, per la sua importanza storica e culturale, realizzerà il più importante tra i beni immateriali. Struttura Gli spazi del Museo. Il Museo ha sede nel settecentesco edificio del Monte Frumentario. Il Palazzo monumentale ospita il Museo nel salone del piano superiore al quale si accede da una scala adiacente alla canonica. Il salone che accoglie il Museo è organizzato in spazi funzionali.
Gli spazi del Museo. Il Museo ha sede nel settecentesco edificio del Monte Frumentario. Il Palazzo monumentale ospita il Museo nel salone del piano superiore al quale si accede da una scala adiacente alla canonica. Il salone che accoglie il Museo è organizzato in spazi funzionali.
Nell’anno 2022 la Confraternita del SS. Rosario, su richiesta del direttivo del M.E.C.A., inoltra all’Amministrazione comunale la richiesta di concessione del salone sottostante la Piazza Sant’Anna adibito a mostra documentaria. Il locale viene concesso a seguito della sottoscrizione della convenzione fra gli Enti.